Arriva l’inverno: avete pulito la canna fumaria di casa?

2 Dicembre 2016

È giunto il momento di accedere gli impianti di riscaldamento, i termo camini e le stufe. La manutenzione e la pulizia della canna fumaria diventano quindi operazioni fondamentali per verificare lo stato dell’impianto, rimuovere eventuali ostruzioni e pulire la canna fumaria.

Per avere qualità e professionalità, la pulitura deve essere fatta da tecnici specializzati con attrezzatura moderna  che hanno seguito i corsi di specializzazione e abilitati a rilasciare il rapporto di controllo.

Ultimamente le fonti energetiche rinnovabili, fra cui le biomasse, sono state oggetto di copiosa produzione normativa da parte dell’UE, alle quali è stata attribuita un’importanza primaria ai fini di un approvvigionamento ecologicamente sostenibile e a costi contenuti.

I tecnici specializzati nelle attività di verifica e manutenzione dell’impianto forniscono al cliente anche tante altre informazioni fra cui:

• L’importanza di bruciare solo legna asciutta, stagionata da almeno 12 mesi, per evitare sprechi e la formazione di catrame e creosoto.
• Ideale sarebbe conservare la legna in due cataste ognuna delle quali sufficiente per il consumo di un anno, utilizzandole a rotazione.
• È fondamentale non bruciare scarti di lavorazioni come truciolati, compensati o elementi verniciati, non bruciare plastica e carta patinata, non bruciare scarti alimentari o mozziconi di sigarette: da questi prodotti durante la combustione si liberano inquinanti che fuoriescono dal camino.
• Mediamente si rende necessario un intervento di manutenzione dopo aver consumato tra i 40 e i 70 quintali di legna ben stagionata, che equivale al consumo di un’accensione giornaliera di almeno sei ore durante il periodo di due stagioni invernali.
• La pulizia interna del caminetto o della stufa è parte integrante delle attività di manutenzione.

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