Facciate ventilate: come funzionano e i vantaggi che offrono

16 Dicembre 2019

Il ruolo della facciata in un edificio è quello di relazionarsi con il contesto e di regolare gli scambi di calore, aria e luce tra l’interno e l’esterno. Tra le possibili soluzioni tecnologiche, le pareti ventilate offrono molti vantaggi in termini di risparmio energeticoisolamento acusticoprotezione della struttura, ma anche di valore architettonico. Ma come funzionano le facciate ventilate? Quali sono i materiali più adatti?

 

facciate-ventilate

 

Ogni edificio “comunica” e si relaziona con l’esterno attraverso le facciate. L’isolamento termico e acustico, la quantità di luce e aria, dipendono dalla conformazione delle facciate, che hanno proprio lo scopo di proteggere e regolare i rapporti tra “dentro” e “fuori”. Esistono diverse tecnologie per realizzare l’involucro esterno, ciascuna con i suoi pregi e i suoi difetti. Tra queste, una soluzione particolarmente efficiente è quella delle facciate ventilate, che garantiscono ottime performance sia in inverno, che in estate. 

Cosa sono le facciate ventilate e come funzionano

Le facciate ventilate sono un sistema di rivestimento esterno che viene installato a secco, adatto sia per le nuove costruzioni che per gli interventi di riqualificazione dell’esistente. Una facciata ventilata, prevede un’intercapedine tra la parete perimetrale dell’edificio e il rivestimento esterno. In corrispondenza dell’intercapedine, poi, viene aggiunto uno strato isolante. Le prestazioni garantite dalle facciate ventilate sono ottime e, combinate alla flessibilità architettonica che offrono, sono i motivi per cui questa tecnologia è sempre più diffusa nell’architettura contemporanea.

 

Fome funziona la facciata ventilata

Una facciata ventilata basa il suo funzionamento sul movimento d’aria che si innesca all’interno della camera d’aria. Si tratta di un moto convettivo naturale, che dipende dalla differenza di temperatura che si crea tra interno ed esterno dell’intercapedine. Nel funzionamento estivo, l’innalzamento della temperatura dell’aria nell’intercapedine causata dalla radiazione solare sul rivestimento, provoca il cosiddetto “effetto camino”, responsabile di un moto d’aria verso l’alto. In questo modo, il calore viene “portato via”, riducendo la temperatura sulla parete interna. Nei mesi invernali, invece, quando la radiazione è meno intensa, l’intercapedine mantiene in equilibrio la temperatura interna della parete, riducendo così i problemi legati ad umidità e condensa superficiale.

Come si costruisce una facciata ventilata

La struttura portante dell’edificio, ovvero la parete, viene definita supporto, nome dovuto proprio alla sua funzione di sostenere e la struttura della facciata ventilata e lo strato di finitura. In base alla tipologia costruttiva del supporto, si considera la sua capacità di reggere il peso della facciata ventilata e si valuta la corretta disposizione dei punti di fissaggio sulla parete a cui agganciare la facciata.

Sulle pareti viene posato uno strato isolante continuo, che può essere realizzato con pannelli appositamente studiati e realizzati per le facciate ventilate. Oltre alle prestazioni termiche, è opportuno considerare anche la resistenza al fuoco e la durabilità del materiale, che rimane per tutta la sua vita utile esposto nell’intercapedine.

Le facciate ventilate sono definite come sistemi a sbalzo in quanto lo strato di finitura è indipendente dalla parete, alla quale è vincolato tramite appositi sistemi di ancoraggio e sospensione, che possono essere a vista o a scomparsa. Questi dispositivi hanno lo scopo di distanziare lo strato di finitura della facciata, per creare la camera d’aria delle giuste dimensioni, e allo stesso tempo sorreggerlo.

A seconda della facciata, si utilizzano montanti e traverse piuttosto che staffe, generalmente in acciaio o leghe leggere. In alcuni casi, soprattutto per edifici di dimensioni contenute e nel campo della bioedilizia, è possibile che il sistema di ancoraggio sia realizzato in legno. L’intercapedine ha abitualmente una larghezza compresa tra i 3 e i 5 cm, senza ostacoli interni che impediscano il flusso d’aria, permesso da apposite griglie di aerazione poste ai piedi della facciata e alla sua sommità.

Infine, si installa il rivestimento esterno, di un materiale che va scelto sia per la resa estetica, che per le sue prestazioni in termini di resistenza meccanica, agli agenti atmosferici, agli sbalzi termici e al fuoco.

Facciate ventilate: alcuni esempi

Come anticipato, il rivestimento esterno può essere realizzato con pannelli e materiali di diverso tipo, a seconda dell’aspetto che si desidera abbia l’edificio. Le facciate ventilate, inoltre, permettono di dare ad un edificio esistente un aspetto completamente nuovo. Sul mercato esistono soluzioni e pacchetti appositamente progettati per la realizzazione di facciate ventilate.

Rivestimenti metallici

In questa tipologia rientrano i pannelli in alluminio, acciaio zincato, acciaio inox, cor-ten, ecc… generalmente disponibili in diversi colori e lavorazioni, con effetti luminosi dalla grande valenza estetica.

VM Zinc propone i pannelli VMZ Composite in zinco per facciate ventilate

Rivestimenti in legno

Materiale naturale per eccellenza, viene appositamente trattato per essere installato all’esterno, per evitare problemi legati all’invecchiamento e all’esposizione agli agenti atmosferici.

Rivestimenti in materiali sintetici

Rivestimenti in cotto o pietra: la pietra è una materiale naturale, adatta per gli esterni in quanto è impermeabile e resistente. Anche in questo caso sono svariati i colori, le forme e le texture tra cui scegliere. Anche il cotto si presta ai rivestimenti per esterno, garantendo un aspetto contemporaneo e naturale all’edificio.

Facciata ventilata in cotto San Marco - Terreal

I vantaggi delle facciate ventilate

I vantaggi di una facciata ventilati sono molti, ecco i principali:

      • Risparmio energetico, grazie alla ventilazione dell’intercapedine e all’isolante, che elimina i ponti termici;
      • Isolamento acustico;
      • Protezione delle pareti dagli agenti atmosferici e dagli sbalzi termici;
      • Eliminazione dei problemi di condensa superficiale e di umidità;
      • Manutenzione semplice, poiché i pannelli vengono posati in modo da garantire l’ispezionabilità, e durata nel tempo dell’isolante esterno, protetto dal rivestimento di facciata.
      • Valore architettonico ed estetico delle facciate, gestite liberamente dal progettista, sia in termini cromatici, che materici.

 

 

Fonte: https://www.infobuild.it

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